Il governo Sarkozy, con un provvedimento del tutto strumentale (legato cioè a problemi di consenso del suo governo in caduta dopo lo scoppio dello scandalo Bettencourt) e per nulla efficace sul piano della cosiddetta “sicurezza” (visto che sono cittadini di Stati membri della Unione Europea e quindi, a meno di non commettere reati in quegli stati, nessuno potrà impedire a loro di ritornare in Francia), espelle 700 rom dal territorio francese.
Domani ci sarà il primo volo di “rimpatrio” per la Romania.
E’ un provvedimento che l’UE guarda con preoccupazione, i governi di Romania e Bulgaria (i paesi d’origine dove saranno “riaccompagnati” i Rom) denunciano il rischio di una deriva “populista e sul generarsi di reazioni xenofobe” (così si è espresso il Ministro degli Esteri rumeno).
Ancora una volta, come se la lezione della storia non bastasse, si riduce tutto, si semplifica tutto nel nome di una stupida ideologia securitaria (cui, anche, il nostro Paese è infestato grazie alla propaganda leghista). Sulla pelle dei deboli e dei marginali si costruisce la “fortuna” dei governi.
Così gli zingari, dice la volgare opinione diffusa, sono un grave problema di sicurezza. Invece, come scriveva qualche tempo fa lo storico Andrea Riccardi, il fondatore della Comunità di Sant’Egidio, “l’atteggiamento verso di loro è espressione dei nostri problemi (quelli dei gagé, per usare l’espressione dei rom che indica i non nomadi). Non solo loro sono un problema, ma su di essi si scaricano (e si rivelano) quelli che sono i nostri problemi”.
Così avere un nemico è rassicurante, ed avere, poi, “un nemico della nostra sicurezza, come gli zingari (tanto deboli), è rassicurante e, alla fine, poco minaccioso”. Combattere qualcuno dà la sensazione di presidiare attentamente le nostre barriere sociali e quelle del futuro.
Allora ecco che occorre una politica capace di entrare alla radice del problema.
La nostra società, infatti, ha un debito di memoria nei confronti di questa popolazione.
Presente nel nostro Paese fin dal Trecento, nel resto d’Europa anche prima, la loro esistenza è stata attraversata da persecuzioni (di carattere razziale al tempo del fascismo), fino ad arrivare al folle genocidio ad opera del nazismo. Una miscela di stereotipi, pregiudizi diffusi, violenze perpetrate senza remore hanno costituito la base per il folle progetto di sterminio nei lager nazisti. Si calcola che il numero di sinti e rom uccisi varia tra i duecentomila e cinquecentomila. E’ questo il “buco nero” della memoria europea.
“Sospeso tra terrore e poesia, lo zingaro è un immagine piuttosto che un uomo concreto” (Impagliazzo), così si continua sapere poco su di loro, sulla loro cultura e su molto altro.
Allora lo sforzo deve essere su più livelli. In particolare culturale. Il “diverso” fa paura solo alle società deboli e la nostra Europa, per non dire dell’Italia, deve camminare ancora tanto per essere la patria rappacificata delle alterità.
ci risiamo! la politica francese, come quella italiana con i centri di identificazione e presto con il rimpatrio dei rom, sono al 100% strumentali, infatti non cercano soluzioni, non percorrono la strada dell’ integrazione, bensì fanno del populismo varando delle misure inutili che non rimuovono il problema (di quale problema parlino non lo capisco, perchè se si riferscono al fatto che non abbiano un lavoro, allora il problema è anche di molti italiani e francesi!): gli sgomberi non aiutano queste comunità rom: da loro abbiamo molto da imparare invece.
Per Sig.Viviani.
Errata corrige.
Ho letto male il suo commento e me ne scuso. Dopo ulteriore lettura mi sono accorta che lei non condivideva la scelta di Sarkozy, ma il commento di Pierluigi Mele. Come lei, anche io penso che il PD debba fare delle scelte chiare, che lo collocano pur sempre a sinistra o centro-sinistra come moltissimi dei suoi elettori vorrebbero.
Sig. Viviani è di sinistra cacciare dei cittadini comunitari perchè danno fastidio alla vista con le loro usanze e le loro tradizioni? E’ di sinistra provare di mandarli via perchè poveri, piuttosto che cercare di inserirli nelle nostre società cosiddette occidentali, opulente, egoiste dove ciascuno si rinchiude nel suo piccolo universo ipocrita e benpensante? Se questo è sinistra non mi meraviglierò più delle future perdite di elezioni.
Condivido il giudizio sulla scelta di Sarkozy. Ciò che, in aggiunta ci preoccupa sono le ricadute che si sono subito verificatre il Italia. Il Ministro Maroni ha voluto subiti andare oltre il presidente francese rendendo ulteriormente dure le norme di espulsione che già ci sono. Le possibili, immiknenti elezioni sollecitano quelle mpolitiche forcaiole che in passato hanno pagato. Su questa materia la Chiesa ha assunto una posizione chiara. Lo dovrebbe fare anche il PD perchè soltanto andando controcorrente si recuperano tanti elettori di sinistra delusi.
Con i cosidetti “zingari” ho avuto a che farci per tanti anni visto che lavoravo come ambulante in diverse piazze. C’erano delle ragazze che lavoravano ed erano diventate clienti perchè sapevi aiutarle negli acquisti. C’erano i giostrai che cercavano sempre le cose di moda. C’erano le nomadi che arrivavano con sacchi sulle spalle e con tantissimi bambini che non riuscivi a controllare e allora non le facevi entrare nel banco altrimenti spariva tanta merce. Dicevi loro di tornare senza bambini e le avresti aiutate. C’erano infine quelle (e purtroppo erano sempre donne) che provavano ad imbrogliarti con i soldi e il resto facendo giochetti di prestigio e che ti facevano veramente arrabbiare. E una volta, due di quest’ultime che protestavano e piangevano perchè non volevano andare a imbrogliare , le ho viste essere malmenate da un uomo. Lo so che i loro atteggiamenti possono sembrare irritanti, anzi a volte lo sono di sicuro, però ho cercato sempre di chiedermi se fossi stata io al loro posto cosa avrei fatto? Senza una casa, vittima di pregiudizi quanto non di odio vero e proprio, cosa avrei fatto? C’è una canzone bellissima di De Andrè, Khorakhanè (il nome di una tribù rom serbo-montenegrina), che parla della condizione dei rom nei campi. Due versi in particolare mi hanno colpita:
“Ora alzatevi spose bambine
che è venuto il tempo di andare
con le vene celesti dei polsi
anche oggi si va a caritare.
E se questo vuol dire rubare
questo filo di pane tra miseria e sfortuna
allo specchio di questa kampina
ai miei occhi limpidi come un addio
Lo può dire soltanto chi sa di raccogliere in bocca
il punto di vista di Dio”.