“La Legge anticorruzione? Fumo negli occhi”. Intervista a Bruno Tinti

In settimana il Senato ha approvato il ddl sulla corruzione. Adesso passerà alla Camera per l’approvazione definitiva. Sta suscitando grande discussione nell’opinione pubblica. Il Csm lo ha praticamente stroncato. Il ministro Severino, in una intervista a Repubblica, la difende. Ne parliamo con Bruno Tinti. Tinti prima di dedicarsi al giornalismo (collabora con il Fatto Quotidiano), è stato magistrato, dal 1967 al 2008. Entra in magistratura pochi giorni dopo aver compiuto 25 anni e prende subito servizio a Torino. Dopo qualche anno in Tribunale, diviene prima giudice istruttore e poi pubblico ministero, ruolo che continua a svolgere fino a quando lascia la magistratura. Dal 1990 al 1995 è Procuratore della Repubblica a Ivrea; dal 1995 al 2008 Procuratore aggiunto a Torino. Ha scritto importanti saggi di diritto tributario, sulla questione morale e sulla magistratura. Continua a leggere