Un “giallo” infinito: il “caso Moro”. Intervista a Ferdinando Imposimato

Sono passati più di 35 anni dall’assassinio di Aldo Moro . E il caso non è ancora chiuso. E’ di poche settimane fa la notizia che la Procura di Roma ha aperto un fascicolo, come si dice nel gergo giudiziario, per verificare se ci sono elementi per riaprire il “caso”. Intanto le cronache, di questi ultimi giorni, ci consegnano clamorose testimonianze inedite. Come quelle dei due artificieri, presenti quella mattina del 9 maggio del 1978 in via Caetani, chiamati per controllare la R4 rossa dove c’era il cadavere dello statista democristiano. Una testimonianza che smentisce la versione ufficiale dei fatti. Anche la saggistica si arricchisce di nuove pubblicazioni su quei tragici giorni della democrazia italiana. E’ il caso del libro di Ferninando Imposimato, Presidente onorario aggiunto della Corte di Cassazione, all’epoca giudice istruttore della Procura di Roma. Il libro, “I 55 giorni che hanno cambiato l’Italia”, è pubblicato dalla casa editrice “Newton Compton”. Un libro che racconta fatti nuovi, e drammatici, di quei giorni. Lo abbiamo intervistato per fare il punto sul “caso Moro” alla luce di queste nuove rivelazioni.
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