“L’uomo bianco è una regressione della nostra civiltà”. Intervista a Ezio Mauro

 Un libro intenso, scritto da un vero maestro del giornalismo italiano. Non è solo un reportage sull’Italia di oggi, sui rischi di degrado che corre il nostro Paese. Ma è anche una riflessione di un intellettuale che si interroga sulla nostra civiltà in preda alla paura e sulle colpe della politica che non ha saputo rispondere adeguatamente alle sfide di questo momento storico. Ezio Mauro nel  libro, pubblicato da Feltrinelli, ci offre spunti profondi. In questa intervista abbiamo sviluppato alcuni punti della sua riflessione.

 

EZIO Mauro, lei ha scritto un libro “doppio”, come lo ha definito acutamente Adriano Sofri, in quanto si muove nel doppio registro tra la cronaca e la riflessione “lunga” di tipo socio-politico. Per cui il libro diventa una inchiesta sul mutamento antropologico del nostro vivere quotidiano. Come cambia la cosiddetta “normalità” italiana?

Cambia perché ci permettiamo delle cose che non ci saremmo mai concessi qualche anno fa: una metamorfosi dovuta alla paura, alla globalizzazione e dovuta alla crisi più lunga del secolo (anche più lunga della Grande depressione del ’29), la crisi economica finanziaria, perché il nostro paese è il più lento ad uscire dalla crisi e questo lascia uno strascico perché c’è la fatica ad entrare nel mondo del lavoro da parte dei giovani. Così lascia quel rancore che determina un mutamento nel linguaggio, nel comportamento degli italiani cui non eravamo abituati. Continua a leggere