“Giorni amari per la Cisl, ma ne usciremo più forti di prima”. Intervista a Marco Bentivogli

Infuria la polemica sullo scandalo dei megastipendi di dirigenti Cisl. C’è da registrare, oggi, la dura presa di posizione di Savino Pezzotta.

La «FURLAN FACCIA CHIAREZZA». “Sii radicale, ne va di mezzo la sopravvivenza stessa dell’intero sindacato», è l’appello che Pezzotta lancia al segretario Cisl attraverso Lettera43.it.

La richiesta è quella di segnare «una cesura netta con il passato recente», quello ‘macchiato’ a suo dire da Raffaele Bonanni. Bonanni replica a Pezzota così: “«Non sono affatto commentabili le dichiarazioni del mio predecessore», ha detto, «sanno tutti quanti che Pezzotta ce l’ha con l’organizzazione e con me, quindi non è commentabile perché le sue sono dichiarazioni irresponsabili». La situazione in Cisl sta diventando molto critica. Ne parliamo con Marco Bentivogli, Segretario Generale della Fim-Cisl.

 

Bentivogli, la denuncia del pensionato Cisl Fausto Scandola ha fatto esplodere lo scandalo dei “mega stipendi” di alcuni dirigenti, della Cisl. Così , dopo lo scandalo della “mega pensione” di Bonanni, il suo sindacato è di nuovo nella bufera. Possibile che non ve ne siete accorti? L’impressione, dall’esterno, è di un “sistema” vero e proprio. E’ così?

Non scherziamo, ma quale sistema?! La Cisl è un organizzazione sana con persone perbene e generose. Anche qualora dovessero accertarsi le responsabilità non superiamo le dita di una mano in un’organizzazione con decine di migliaia di operatori e molti di più delegati.

Le denunce di Scandola hanno dato luogo a ispezioni. Nessuno le ha prese sottogamba, un conto è accertare e sanzionare un conto è fare come si fa in politica: far volare gli stracci e poi ognuno al proprio posto. Da prima che arrivassero quelle lettere si ragionava ad un nuovo regolamento che vieta i cumuli di indennità (in politica è tutt’ora legittimo) e garantisce più trasparenza e sanzioni. Negli ultimi mesi abbiamo accelerato l’approvazione proprio a scopo preventivo.

 

Savino Pezzotta , ex segretario generale, in una intervista al quotidiano On line Lettera 43, lancia pesanti accuse. E’ d’accordo con l’analisi di Pezzotta?

Sulla periodizzazione l’analisi mi sembra un po’ imprecisa e sommaria. Savino se vuole bene ancora alla Cisl non può generalizzare. Anche prima di Bonanni è capitato che lo Statuto è stato applicato rigorosamente ai nemici e “interpretabile per gli amici”. Pezzotta lo sa bene. E sono state degenerazioni anomale sempre collegate agli unanimismi ma quanto mai lontane dalla nostra storia. In Fim e in Cisl la cultura delle regole è elemento fondante perché la democrazia non può essere solo un metodo ma una scelta strategica. Le regole devono sempre valere più del consenso. Sono sicuro che prima o poi, Pezzotta, che ne ha le capacità e la lucidità, metta da parte i rancori e non generalizzi, un’organizzazione che deve tornare a voler bene e a stostenere.

 

La Segreteria nazionale ha deferito ai probiviri il pensionato Scandola, ottenendo l’espulsione per “comportamento indegno” perché ha gettato discredito sull’organizzazione. Tutto ciò ha dell’incredibile. Come può essere credibile, agli occhi dei lavoratori e dell’opinione pubblica, un sindacato che si comporta in questo modo?

L’ho già detto, non starei in un’organizzazione che espelle chi denuncia le irregolarità. Ho chiesto ai Probiviri e il lodo sanziona Scandola proprio perché non ha fatto denuncia ai probiviri ma è passato prima dalla calunnia. La direttirice di rainews cosa farebbe se uno le scrive che è a capo di una cricca e se ne deve andare? Detto questo mi auguro che si metta via lo scandalismo mediatico e si apra un confronto. Scandola e tutti i nostri iscritti devono sapere che nessuno vuole tenere situazioni irregolari e che il nuovo regolamento metterà alla porta comportamenti e eventualmente dirigenti non corretti. Se Scandola vuole bene alla sua organizzazione, riapra il confronto sulle questioni aperte, metta via le calunnie.

 

La Furlan, il vostro Segretario Generale, ha detto che presto entreranno in vigore nuove norme che escludono la possibilità di cumolo delle indennità. Eppure, secondo Scandola, già nel regolamento del 2008 si escludeva questo cumolo. L’accusa è pesante : questo modus operandi è stato tollerato . A lei risulta?

No il precedente regolamento prevedeva che il 50% delle indennità poteva essere cumulato. Il problema è che non esistevano tetti massimali. Le nuove regole prevedono come già peraltro faceva la Filca(gli edili) e gran parte delle Fim che si versi tutto all’organizzazione.

L’onorevole Romano, del PD, invoca massima trasparenza per i compensi dei Sindacalisti. Cosa risponde?

Romano chiede quello che già c’è, la massima trasparenza. E’ già prevista dall’art.39 della Costituzione. Noi in Fim abbiamo mod.730 e Ecocert di tutti i dirigenti Fim, domani anche la Cisl lo applicherà. Molto più che gli stipendi. Tutti i redditi, di ogni natura, inclusi immobili. Romano lo chiede a noi ma non mi risulta che il PD abbia on-line come faccio io il 730 di tutti i dirigenti e parlamentari. Introducano come noi il divieto di cumulo di indennità. Forse la vicenda del Pd romano sarebbe venuta fuori prima. Non generalizzi e pensi ad abolire i vitalizi e pubblichi presto tutti i loro mod.730 come la Fim-Cisl. Altrimenti torneremo a richiederlo.

Gli stipendi d’oro dei sindacalisti non vanno bene certo, e quelli dei politici?

Questa triste vicenda non farà che aumentare la sfiducia nei confronti del sindacato. E parlando della Cisl Non è venuto il momento di una seria “rottamazione” della sua classe dirigente?

Rottamazione è un termine che non mi piace. Tutto il gruppo dirigente della Cisl è consapevole delle necessità di ricambio generazionale profondo. In Fim stiamo rinnovando tutti i gruppi dirigenti. E abbiamo rilanciato il Network Giovani Metalmeccanici perché il sindacato torni luogo pubblico delle aspirazioni dei giovani. Certo la credibilità si costruisce in anni e con fatica e si distrugge con un articolo o un talk-show, ma dove i delegati e gli operatori la bandiera dell’organizzazione la tengono alta tutti i giorni guardando le spalle ai lavoratori rispetto alle difficoltà, la fiducia è molto più forte e meno attaccabile. Vede, queste sono ore molto difficili e amare ma in cui viene fuori una fiducia in noi e un attaccamento all’organizzazione di molti che fa commuovere. Per questo non possiamo tradirli, fare chiarezza e uscire dalle difficoltà sempre più forti e credibili.

 

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