“La bellezza salverà il mondo” afferma il principe Miškin nell’Idiota di Dostoevski. Questa frase risuona forte anche oggi. L’oggi, il tempo “apocalattico” dell’”uomo di superficie” (la definizione è di Vittorino Andreoli, grande psichiatra italiano, si veda l’intervista ad Andreoli) una riflessione sul “bello” rischia di cadere nel banale o nello scontato.
E dato i canoni , quelli meramente “estetici”, che vanno per la maggiore nella società contemporanea il rischio c’è.
La bellezza salverà il mondo?
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