Così, proprio al termine del suo difficile settennato, la Casa Editrice “Chiarelettere” pubblica “L’Ultimo comunista. La presa del potere di Giorgio Napolitano” (pagg. 256. € 13, 90), nelle librerie da martedì prossimo, un libro sulla vicenda politica di Giorgio Napolitano. Un libro che non mancherà di suscitare discussioni. L’autore è Pasquale Chessa, è stato giornalista alla Rai, all’Espresso, a Epoca ed a Panorama. Come sarà il suo “bilancio” politico? E’ quello, che questo libro, l’autore cerca di fare. E’ scritto nel libro: “Conquistare la più alta carica dello Stato senza nemmeno fare la rivoluzione. E nello stesso tempo scoprire alla fine del mandato di aver fallito completamente il progetto perseguito per anni: riformare il costume e la politica italiana. Tutto è andato in fumo. Anche la meteora Monti, un’invenzione di Napolitano per coprire il vuoto lasciato dai partiti incapaci di affrontare la crisi economica e il confronto con l’Europa. lntanto il ciclone Grillo sovverte i piani del Pd e del presidente. Tutto da rifare.” Chessa ricostruisce la vicenda politica utilizzando documenti di partito, lettere, testimonianze di amici e nemici. Napolitano (Napoli, 1925), undicesimo presidente della Repubblica, ha attraversato indenne tutte le stagioni della politica: dallo stalinismo e gli anni bui delle invasioni dell’Ungheria e della Cecoslovacchia, alle divisioni all’interno del Pci tra la destra amendoliana, la sinistra di Ingrao, la corrente migliorista e poi la fine del comunismo, tangentopoli, il Quirinale inaspettato, il confronto con Berlusconi e il braccio di ferro con la Procura di Palermo.
Riannodare i fili di questa storia significa rispondere ai tanti quesiti che la politica pone oggi a chi vuole capire quale futuro ci attende e il vuoto politico che lascia.
Per gentile concessione dell’Editore “Chiarelettere”, di seguito, pubblichiamo un breve estratto del libro.