Le Lobby del Vaticano. Intervista a Carlotta Zavattero

In questi anni, spesso, si è parlato di Lobby del Vaticano. Si faceva, quasi sempre, riferimento a potenti gruppi come Opus Dei e Comunione e Liberazione.
Ora la Casa Editrice “Chiarelettere” pubblica un libro di Carlotta Zavattero, giornalista d’inchiesta collaboratrice del “Corriere della Sera, “Le Lobby del Vaticano. I gruppi integralisti che frenano la rivoluzione di Papa Francesco” (pagg. 186, € 13,00) allarga lo sguardo ad altri movimenti o congregazioni (tipo Legionari di Cristo, Sant’Egidio, Neocatecumenali, Focolarini e Rinnovamento nello Spirito). Il libro propone interviste e testimonianze. Come scrive Ferruccio Pinotti, nella sua Prefazione, il volume pone “domande forti e sostiene alcune tesi meritevoli di dibattito”. Insomma un libro che farà sicuramente discutere. Ne parliamo con l’autrice.

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Verso una destra europea? Intervista a Marco Damilano

Dopo la fiducia ottenuta dal governo la situazione politica si rimette in movimento. In particolare sul fronte del Centrodestra, dove la sconfitta politica di Berlusconi e dei falchi del PdL ad opera delle “colombe”,sta producendo un forte confronto tra lealisti e alfaniani. Ne parliamo con Marco Damilano, cronista parlamentare del settimanale l’Espresso.
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Caos Politico. Quanto dura il governo? Intervista a Giorgio Tonini

La giornata di ieri, sul fronte della politica, ha fatto segnare turbolenze molto forti. Quali saranno le prospettive per il governo Letta? Su questo abbiamo intervistato Giorgio Tonini, Vicepresidente dei senatori del PD.

Senatore Tonini, ieri si è vissuta un’altra pagina nera per la politica italiana. La mossa del Pdl di bloccare i lavori parlamentari, per protestare contro la decisione della Corte di Cassazione di fissare per il 30 luglio l’udienza sul processo Mediaset che vede coinvolto Silvio Berlusconi, è stato accettato dal PD. La base del Pd è sconcertata. Non le pare che i “rospi” da ingoiare stanno diventando troppi?
Penso che in un momento gravido di rischi per il paese come quello che stiamo vivendo, il primo dovere di chi esercita responsabilità politiche o istituzionali sia quello di tenere i nervi saldi e il sangue freddo. Noi non abbiamo accettato nessun blocco del Parlamento e nessuna iniziativa di protesta contro la magistratura, che infatti non ci sono stati, né l’uno né l’altra. I gruppi parlamentari del Pdl hanno chiesto e ottenuto da noi mezza giornata di sospensione dei lavori per poter tenere un’assemblea. Certo motivata dai riflessi politici delle vicende giudiziarie di Berlusconi, ma comunque un’assemblea parlamentare di mezza giornata. Peraltro mezza giornata recuperata il giorno dopo, prolungando la seduta fino all’esaurimento dell’ordine del giorno. Capisco che in un paese e soprattutto in un sistema politico-mediatico sempre più sovreccitato stia diventando difficile spiegare perfino queste banalità, ma quello che una volta si chiamava fair-play parlamentare in questi casi impone di accogliere la richiesta. Onestamente non capisco quindi quale “rospo” avremmo ingoiato. Dirò di più: mercoledì pomeriggio era in programma al Senato l’avvio del percorso parlamentare delle riforme costituzionali. Che il Pdl abbia chiesto di verificare al suo interno la tenuta dell’accordo di maggioranza, prima di intraprendere questo impegnativo percorso, a me è parso corretto e utile.
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Elezioni: L’ora della rimonta? Intervista a Marco Damilano

La campagna elettore è partita. Nulla è scontato nel suo esito finale. Come conferma anche un sondaggio, relativamente alla Lombardia, di Renato Mannheimer pubblicato oggi sul Corriere della Sera. Di questi sviluppi ne parliamo con Marco Damilano cronista politico dell’Espresso.

Damilano, dopo quella sorta di “Truman Show” che è stata la trasmissione “Servizio Pubblico” di Michele Santoro, Berlusconi ha recuperato, stando alcuni sondaggisti, punti nei sondaggi. Davvero siamo nell’ora della rimonta?
«Credo che il Pd faccia bene a preoccuparsi. L’apparizione di Berlusconi da Santoro, con quell’audience perfino esagerata, ha avuto l’effetto di evitare al Cavaliere il destino che più temeva: la marginalità. Ora Berlusconi è di nuovo al centro del ring. E non solo per effetto della comunicazione, ma anche per la sua capacità di stringere alleanze e accordi dal nord al sud, dalla Lega alla Sicilia, dalla Lombardia a Lombardo…».
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Indro e il Cavaliere

Il 22 luglio di dieci anni fa si spense a Milano, alle prime ore di quel giorno, Indro Montanelli. Aveva novantadue anni. Di Montanelli, grande maestro di giornalismo, ricordiamo il suo anticonformismo, la sua ironia irriverente, il suo amore per la libertà, il suo stile.
Uno stile simile a quello del suo “amico-nemico” , cattolico comunista, Fortebraccio corsivista dell’Unità. Un gran godimento procurava leggere le polemiche, quasi quotidiane, tra i due mostri sacri del giornalismo italiano. E si prova grande nostalgia, in tempi di “macchine del fango”, per la gran classe di entrambi. Continua a leggere