La situazione politica italiana è sempre piena di tensioni. Il “caso Shalabayeva” è tutt’altro che chiuso. Intanto nel PD crescono tensioni. Matteo Renzi, Sindaco di Firenze, cresce sempre più come leader del Centrosinistra. Ne parliamo con Marco Damilano, cronista politico del settimanale “L’Espresso”.
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Caos Politico. Quanto dura il governo? Intervista a Giorgio Tonini
La giornata di ieri, sul fronte della politica, ha fatto segnare turbolenze molto forti. Quali saranno le prospettive per il governo Letta? Su questo abbiamo intervistato Giorgio Tonini, Vicepresidente dei senatori del PD.
Senatore Tonini, ieri si è vissuta un’altra pagina nera per la politica italiana. La mossa del Pdl di bloccare i lavori parlamentari, per protestare contro la decisione della Corte di Cassazione di fissare per il 30 luglio l’udienza sul processo Mediaset che vede coinvolto Silvio Berlusconi, è stato accettato dal PD. La base del Pd è sconcertata. Non le pare che i “rospi” da ingoiare stanno diventando troppi?
Penso che in un momento gravido di rischi per il paese come quello che stiamo vivendo, il primo dovere di chi esercita responsabilità politiche o istituzionali sia quello di tenere i nervi saldi e il sangue freddo. Noi non abbiamo accettato nessun blocco del Parlamento e nessuna iniziativa di protesta contro la magistratura, che infatti non ci sono stati, né l’uno né l’altra. I gruppi parlamentari del Pdl hanno chiesto e ottenuto da noi mezza giornata di sospensione dei lavori per poter tenere un’assemblea. Certo motivata dai riflessi politici delle vicende giudiziarie di Berlusconi, ma comunque un’assemblea parlamentare di mezza giornata. Peraltro mezza giornata recuperata il giorno dopo, prolungando la seduta fino all’esaurimento dell’ordine del giorno. Capisco che in un paese e soprattutto in un sistema politico-mediatico sempre più sovreccitato stia diventando difficile spiegare perfino queste banalità, ma quello che una volta si chiamava fair-play parlamentare in questi casi impone di accogliere la richiesta. Onestamente non capisco quindi quale “rospo” avremmo ingoiato. Dirò di più: mercoledì pomeriggio era in programma al Senato l’avvio del percorso parlamentare delle riforme costituzionali. Che il Pdl abbia chiesto di verificare al suo interno la tenuta dell’accordo di maggioranza, prima di intraprendere questo impegnativo percorso, a me è parso corretto e utile.
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Fine del PD? Intervista a Giorgio Tonini
Grave è la crisi che sta attraversando il Partito Democratico. Le ultime vicende politiche (vedi l’elezione del Presidente della Repubblica) hanno fatto emergere un partito diviso. Ne parliamo con il senatore del PD Giorgio Tonini. Tonini è un esponente dell’anima liberal del Partito Democratico.
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La corsa per il Quirinale. Intervista a Marco Damilano
Questa, forse, è la settimana decisiva per la soluzione della battaglia per la Presidenza della Repubblica. Siamo in una situazione politica molto grave e molto ingarbugliata. Ne parliamo con Marco Damilano, cronista politico del settimanale “L’Espresso”.
Damilano, sono passati quaranta giorni dalle elezioni e la politica italiana vive un drammatico stallo. Chi soffre di più di questo stallo è il PD. Un partito che la “non vittoria” ha fatto ripiombare nel caos (renziani vs bersaniani). Secondo lei la “Balena rosa” (il PD) riuscirà ancora una volta ad avere il “colpo d’ala” per uscire da questa situazione? Continua a leggere
Elezioni: L’ora della rimonta? Intervista a Marco Damilano
La campagna elettore è partita. Nulla è scontato nel suo esito finale. Come conferma anche un sondaggio, relativamente alla Lombardia, di Renato Mannheimer pubblicato oggi sul Corriere della Sera. Di questi sviluppi ne parliamo con Marco Damilano cronista politico dell’Espresso.
Damilano, dopo quella sorta di “Truman Show” che è stata la trasmissione “Servizio Pubblico” di Michele Santoro, Berlusconi ha recuperato, stando alcuni sondaggisti, punti nei sondaggi. Davvero siamo nell’ora della rimonta?
«Credo che il Pd faccia bene a preoccuparsi. L’apparizione di Berlusconi da Santoro, con quell’audience perfino esagerata, ha avuto l’effetto di evitare al Cavaliere il destino che più temeva: la marginalità. Ora Berlusconi è di nuovo al centro del ring. E non solo per effetto della comunicazione, ma anche per la sua capacità di stringere alleanze e accordi dal nord al sud, dalla Lega alla Sicilia, dalla Lombardia a Lombardo…».
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